Come ha fatto Facebook a cambiare la nostra vita?

facebook successo

Qualcuno si ricorda che cosa facevamo prima dell’avvento di Facebook?  Cerchiamo di ricordarlo: sorridevamo quando ci piaceva qualcosa, componevamo un numero di telefono per parlare con gli amici ed aggiornarli sul nostro status, le foto le guardavamo solo su carta.

Sono tempi lontani quelli, in cui, da un punto di vista del business, era molto più complesso entrare in contatto con altre realtà ed altre persone. Poi è arrivato l’adolescente Zuck, con la sua visione assolutamente fuori dal comune e ha cambiato le regole del gioco.

Al centro di questo boom c’è un servizio che negli ultimi anni ha rivoluzionato e ampliato – nel bene e nel male – il modo in cui gli esseri umani interagiscono: Facebook. Nel 2004 il sito piaceva ad un milione di persone, oggi i fan sono più di 1 miliardo. Per capire la portata del lavoro svolto in questi anni, basti pensare che la Chiesa Cattolica ha impiegato secoli per avere 1,2 miliardi di fedeli, a Facebook sono bastati solo 10 anni.

Il social network ha generato un sacco di abitudini sgradevoli, tra cui commentare e condividere senza leggere in fondo una notizia, ma ha anche permesso alle persone di connettersi su lunghe distanze e alle aziende di raggiungere un numero di clienti davvero elevato.

Prendiamo ad esempio aziende come Nike o Adidas, che proprio grazie ai social riescono a far conoscere i loro prodotti e le loro novità in maniera diversa dai media tradizionali. Lo stesso si può dire per aziende come la Coca Cola o la Ferrero, che proprio grazie a Facebook hanno ottenuto una visibilità davvero fenomenale, tra le altre cose, sull’evento – gioco della personalizzazione delle bottiglie di bibita e dei barattoli di Nutella.

Allo stesso modo, anche tante aziende di servizi riescono a fare un buon business grazie al social dalla “F” blu: sia settori classici come le agenzie di viaggi, ma anche quelli che non ci si aspetterebbe proprio mai, come le imprese che offrono prestiti per pensionati con la pensione minima e altri finanziamenti (citiamo i prestiti tra privati che sfruttano il lato social di piattaforme come Smartika e Prestiamoci).

Facebook è anche una piattaforma di visibilità enorme per tantissimi siti web, in maniera particolare quelli che si occupano di argomenti leggeri: calcio, gossip, amore e simili.

Gli esseri umani hanno un bisogno radicato di avere una tribù e di condividere tutto. MySpace avrebbe potuto vincere questa battaglia, ma Zuckerberg ha costruito un servizio più comodo e familiare.

Cosa ci aspetta in futuro?

Facebook potrebbe essere molto diverso tra 10 anni perché il settore tecnologico è velocissimo e i social lo sono ancora di più.

Ma non si pensi che sia tutto necessariamente rose e fiori, perché secondo uno studio del 2014 della Princeton University, il social potrebbe perdere l’80% della sua base di utenti nei prossimi anni e l’inizio del declino è proprio il 2017.

Ma a parte tutto quello che si può immaginare e di cui si può fantasticare, il modo migliore per giudicare l’impatto di Facebook è capire che cosa questo social network ha fatto per noi: ci ha insegnato che Internet può essere usato per condividere la propria vita e che è uno strumento di comunicazione che sta crescendo in maniera pesante.